2024-12-22T21:59:39+00:00 URL:
Packaging realizzato a mano, con pannelli di Osb riciclati, marchiato a fuoco
Colucci Giuseppe design 2011
Art Design Factory product
Storia:
La risposta già la conosco, almeno la mia: il contenitore ha lo stesso valore del contenuto. Partendo da questo presupposto però, mi sono infilato in un guaio, un bel guaio, e cioè l’ideare il contenitore per i miei oggetti che sia alla loro altezza. Ho sempre curato i dettagli, le linee, le forme, i materiali, oggetti eleganti, particolari, pezzi unici. Sì, ma quando qualcuno li avesse comprati, avrei mai potuto consegnarli dentro un foglio di carta come una baguette ?? Parte la frenetica ricerca su internet di aziende che realizzano contenitori, imballi, scatole… o meglio, packaging. E qui la questione si complica; e sì perché tra packaging e imballo la differenza é sottile ma il fine é lo stesso: apparire, contenere, essere trasportato ed infine diventare rifiuto, salvo rare eccezioni quando diventa ricettacolo di cianfrusaglie di ogni genere. E, come sempre, più si va in fondo a un problema e piú si rischia di infognarsi. Insomma, non sapevo come sarebbe andata a finire ma sapevo già che mi sarei complicato la vita. Le aziende che producono scatole facevano le stesse domande: dimensioni e quantità. E qui già partiamo male, perché partendo da un anello, fino ad arrivare ad una portiera di automobile, le dimensioni variano leggermente. E le quantità?? Ancora peggio, dal pezzo singolo alla serie limitata; alle quantità richieste la risposta che davano era sempre la stessa, un sorriso… Se pensate che queste righe possano iniziare ad essere troppe, pensate che questo parto é durato… qualche anno e tutto sembrerà una passeggiata. Ma torniamo alle problematiche: una tra le piú grandi, IO, ME MEDESIMO. Pensate a qualcuno che quando compra qualcosa sceglie quella con la confezione piú bella. Pensate a qualcuno che se compra un regalo, va a casa e rifà il pacchetto. Ecco, questo era il grande problema. Poi non ultimo, il problema ecologico. La maggior parte degli oggetti creati, sono stati realizzati con materiali di scarto, di recupero, una nuova vita a materiali inutilizzati o da rottamare. La confezione avrebbe dovuto avere le medesime caratteristiche. Lontano anni luce dalla soluzione, quando, come al solito mi accorgo di averla avuta sempre sotto il naso senza mai essermene accorto. Il famoso uovo di Colombo, solo che era a forma di cubo. Officina meccanica, era da 10 anni ormai che ci lavoravo e di casse ne avevo viste andare e venire una certa quantità, di tutte le dimensioni, da 10x10x10 metri ai 30x30x30 cm. Che stupido che sono, ho pensato, ma di un oggetto realizzato in officina, quale poteva essere stato l’imballo se non una cassa industriale??
Corro dal fornitore che produce le casse su misura per i nostri ingranaggi, ma realizzarle in miniatura lo manda in crisi. Allora troviamo un buon compromesso: lui mi procura il materiale, sfruttando gli scarti di Osb dei grandi imballaggi… e le casse miniaturizzate le costruisco io. Finalmente avevo risolto: un packaging accattivante, industrial artistico, realizzato con materiali di scarto, riutilizzabile per le cianfrusaglie, riciclabile, e, visto il gran freddo di questi tempi, fagocitabile tranquillamente dai camini. Insomma, l’Industrial Ecologic Art Packaging era pronto per far l’ingresso ufficiale. Nulla di nuovo, nulla di inventato, solo un cambio di destinazione. E, come al solito, chi fa per sè fa per tre.